BIOGRAFIA
Maurizio Stuardi, detto Telpo, classe 1925: una vita dedita al lavoro contadino e a tanti atti di generosità, conclusa con il lascito di gran parte dei propri beni ad enti pubblici e religiosi. Nacque nella casa in cui ha vissuto tutta la sua vita, in via Ternavasso 15, dal padre Bernardo e dalla mamma Caterina Ronco. Figlio unico, si dedicò fin da bambino al lavoro nei campi e nella stalla, lavoro che continuò fino a che la salute glielo consentì.
La famiglia Stuardi era legata alla Parrocchia di San Giovanni Battista amministrata dai Frati Domenicani: per tanti anni Maurizio svolse il ruolo di chierichetto in quella chiesa.
Dopo la scomparsa dei genitori visse da solo, nella semplicità, ma coltivò numerosi interessi. Trasformò una parte della stalla in un laboratorio di falegnameria ove realizzava tanti manufatti artigianali in legno: panche, sedie, sgabelli, taglieri, nidi per pipistrelli, antichi strumenti musicali popolari (cantaròle, tarabacole). L’oggetto più singolare che realizzò fu la propria cassa da morte, che era solito mostrare agli amici fidati quando li accompagnava a far visita alla sua collezione di attrezzi.
Provava una grande passione per la natura: in un suo terreno sito all’ingresso del paese venendo da Pralormo piantumò varie essenze arboree a rischio di estinzione e donò poi tale terreno al Comune, con il vincolo che fosse sempre mantenuta tale destinazione.
Pur avendo frequentato solo le scuole elementari, era uomo appassionato di cultura. Nella sua casa centinaia di libri, classici greci e latini, letteratura, scienze, riviste. Amava documentare la realtà circostante con la fotografia: ha lasciato numerose foto relative ai paesaggi e ad eventi ma soprattutto un gran numero di diapositive che costituiscono una testimonianza preziosa della vita sociale poirinese.
Maurizio era un cultore delle tradizioni e della memoria storica: ebbe occasione di insegnare ai bambini delle scuole gli antichi lavori artigianali ed agricoli. Ma la sua raccolta più importante e significativa è costituita da centinaia di attrezzi agricoli, macchinari, oggetti domestici ammassati nella stalla e sul fienile, con l’intenzione di lasciarli al Comune per una esposizione permanente. Al Comune di Poirino donò uno splendido esemplare di antico telaio tutto in legno. Nell’anno 2015 concesse il comodato d’uso di stalla e fienile con tutti gli attrezzi al Comune che cominciò ad occuparsene tramite l’Associazione per il Museo Storico della Comunità di Poirino, appositamente costituita. Alla sua scomparsa tutta la casa rurale passò in eredità al Comune con il vincolo della destinazione a memoria storica della vita rurale.
Maurizio trascorse gli ultimi anni di vita travagliati dai postumi di un incidente mentre andava in bicicletta, investito da una automobile. Rientrato dall’ospedale, riprese un po’ le sue attività ma non più come prima. Dal 2013 visse in case di riposo, prima agli Anni Azzurri di Santena poi al Geriatrico di Poirino ove scomparve il 3 dicembre 2016, lasciando detto che non voleva né manifesti mortuari né iscrizioni sulla propria tomba.
OGNUNO A MODO SUO: aveva fatto scrivere a caratteri cubitali su un muro della tettoia. Espressione che bene sintetizza la sua personalità, singolare, riservata ma anche tollerante dei costumi altrui. Un grande uomo a cui la Comunità di Poirino deve serbare memoria e gratitudine.
MAURIZIO STUARDI FOTOGRAFO
Tra i beni lasciati da Maurizio Stuardi al Comune abbiamo scoperto un patrimonio di fotografie cartacee (in bianco/nero e a colori) e diapositive: sono centinaia di immagini che l’Associazione, con la preziosa e generosa collaborazione tecnica di Aldo Gioda, sta inventariando e digitalizzando. Maurizio era solito fotografare la campagna, i lavori agricoli, grandi eventi naturali (alluvioni), civili (carnevale, palio), religiosi (processioni), gruppi di persone. Tali immagini coprono un lungo arco temporale che va dagli anni Cinquanta ai primi anni del nuovo secolo: costituiscono quindi una preziosa documentazione ambientale, sociale, storica. L’Associazione intende pubblicare parte di tali immagini sia sulla propria pagina facebook sia nel sito sulla base di specifici TEMI, con una premessa introduttiva e con didascalie riferite alle singole immagini.
I MANUFATTI DI MAURIZIO STUARDI
Sono sicuramente molti i poirinesi in possesso di esemplari dei manufatti in legno prodotti da Maurizio Stuardi nella sua falegnameria ricavata in parte della stalla della cascina sita in via Ternavasso 15 a Poirino. La produzione di oggetti in legno è stata copiosa sia per manufatti destinati alla sua abitazione che per oggetti di vario genere che spesso venivano regalati a parenti o a conoscenti.
Dalla sua falegnameria sono usciti oggetti da arredamento quali massicce sedie in legno grezzo, tavolini, sgabelli, panche, mensole, posacenere in legno ricavati da rami grezzi e anche oggetti particolari quali ciotole di varie fogge e dimensioni, taglieri grandi e piccoli, casette/nido per uccellini, casette per pipistrelli, raganelle, massaggiatori tipo giapponese in legno, catapulte giocattolo, ceste in legno per la semina, culle in legno (di queste ultime sono state trovate dei particolari e i modelli per la realizzazione delle testate), suole in legno per zoccoli, trappole per sorci e talpe e altro ancora. L’oggetto più singolare fu comunque la cassa da morto nella quale come da suo desiderio fu sepolto. Soleva stupire i conoscenti portandoli a vedere la stessa esposta in uno dei locali della cascina.
In occasione della fiera di S. Orsola 2020 alcuni manufatti, con altri oggetti dalla collezione di Maurizio Stuardi, sono stati esposti da parte dell’Associazione per il Museo Storico della Comunità di Poirino nel proprio gazebo corredati da didascalie a guisa di indovinello ottenendo un notevole interesse da parte dei visitatori.
Posacenere artigianale
Sedie e sgabelli in legno massiccio
Casetta per pipistrelli
Nido con ciotola
Raganella
Alcuni manufatti nel laboratorio
Catapulta giocattolo
Alcuni manufatti esposti durante la fiera di S. Orsola